Dopo Messina Denaro la lista dei criminali più ricercati si riduce ma ancora resta aperta: due di loro sono boss italiani.
Nonostante l’arresto di Matteo Messina Denaro abbia segnato un trionfo per lo Stato italiano, sono ancora numerosi i criminali (nazionali e non) ancora latitanti. Si tratta non solo di uomini, ma bensì anche di donne e accusati ognuno di diversi crimini: ci sono trafficanti di droga, di esseri umani e criminali dello sfruttamento della prostituzione.
I boss italiani
L’Europol ha stilato una lista con i nomi e i volti dei criminali più ricercati. Tra quelli italiani, ci sono Giovanni Motisi e Renato Cinquegranella, due boss mafiosi nel giro di organizzazioni criminali, accusati di gravi reati, che sono stati condannati all’ergastolo.
Di Giovanni Motisi, conosciuto come “u pacchiuni” o “il grasso”, si sono perse le tracce nel 1998. Il killer di fiducia di Totò Riina, accusato di omicidio, di associazione di tipo mafioso e di strage. A sua moglie Caterina inviava vestiti e regali, mentre la sua ultima apparizione risale alla festa di compleanno della figlia. Potrebbe essere morto o aver trovato riparo in Francia.
Cinquegranella di 72 anni, è invece latitante dal 2002. È accusato di associazione a delinquere di tipo mafioso, concorso in omicidio, detenzione e porto illegale di armi, estorsione e altri reati. Originariamente legato alla “Nuova Famiglia” di Raffaele Cutolo, è stato associato all’omicidio di Giacomo Frattini, noto anche come “Bambulella”, e il massacro del capo della Mobile Antonio Ammaturo e del suo autista, Pasquale Paola.
I criminali più pericolosi
Tra i più pericolosi ci sarebbero Abdellah El Haj Sadek el Menbri, cittadino marocchino noto come “Messi” o “El Messi del hachis”. Accusato di essere a capo della più grande organizzazione di traffico di droga in Spagna, di possesso di armi da fuoco e riciclaggio di denaro.
Poi, Nikolay Shterev Kurkuchev, un boss del crimine organizzato bulgaro ricercato per essere il presunto leader di un gruppo criminale internazionale coinvolto nel traffico di cocaina dal Sud America all’Europa.
Vassil Nikolov Baklarov, accusato di essere a capo di un’organizzazione criminale dedita al furto e al traffico di veicoli. Nel 1995, insieme a un complice venezuelano, uccise tre persone: due uomini d’affari di Valencia e un cittadino camerunense, che furono trovati in un’auto bruciata vicino Madrid.
Crimini in rosa
Ma non sono solo uomini i criminali ancora ricercati in Europa da diversi anni. Tra loro c’è Adu-Stoica Anamaria, accusata di appartenenza a un gruppo criminale non strutturato, traffico di esseri umani e sfruttamento della prostituzione. La donna rumena è ricercata da oltre un decennio. Tania Gomez invece è la proprietaria dell’associazione di soccorso per cani HundGärin, ma secondo le indagini avrebbe preso parte al traffico di droga e riciclaggio di denaro.
Poi abbiamo Eva Zámečníková, 41enne ricercata in Slovacchia dopo essere stata condannata a otto anni di carcere per aver pagato 50mila euro un assassino (il fidanzato Martin Adamkovič) per uccidere il suo ex marito, soldato con cui era sposata da soli due mesi.
Infine, l’ungherese Andrea Dudla, in fuga dal 2012 dopo essere stata condannata a più di 15 anni di carcere per il suo coinvolgimento in decine di reati economici. Nel Duemila insieme a due soci hanno finto di essere aziende reali, creando fatture e bilanci falsi per ottenere centinaia di milioni in prestito dalle banche.